Mi ha colpito molto e mi è rimasto impresso uno degli incontri organizzati dalla mia scuola, nel quale hanno fatto vedere a delle classi uno spettacolo “la scelta”.
In
questo spettacolo recitano due attori, un uomo e una donna, che raccontano delle
storie realmente accadute durante la guerra tra la Serbia e la Bosnia (1991-1995).
Questi
due attori a mio parere sono molto bravi perché danno molta enfasi alla storia,
riuscendo quasi a farti partecipare alla scena.
Una
storia in particolare mi ha impressionato intitolata “Il passaporto”.
Questa
storia racconta di una famiglia serba musulmana che dopo esser riuscita ad
avere passaporti falsi ha cercato di scappare, però un imprevisto stava per
rovinare tutto.
La
nonna della famiglia in questione al momento del controllo dei passaporti, per
sbaglio, dà al soldato la sua vera carta d’identità, questo dopo aver
controllato il documento, anziché uccidere la donna, si china su di lei, le chiede di dargli il passaporto falso e la lascia andare.
Questo
episodio mi ha fatto riflettere molto e spero faccia riflettere anche voi
lettori.
Perché
come a questo mondo c’è la crudeltà, l’odio e l’insensibilità, c’è anche la
bontà e l’amore.
Si
dice che i militari non hanno cuore, ma questo non vale per tutti, ovvio che
alcuni potrebbero aver benissimo “un buco nero” di odio, ma altri hanno
un’umanità indescrivibile.
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