sabato 18 aprile 2015

“Il passaporto” commento di Chiara De Marchi


Mi ha colpito molto e mi è rimasto impresso uno degli incontri organizzati dalla mia scuola, nel quale hanno fatto vedere a delle classi uno spettacolo “la scelta”.
In questo spettacolo recitano due attori, un uomo e una donna, che raccontano delle storie realmente accadute durante la guerra tra la Serbia e la Bosnia (1991-1995).
Questi due attori a mio parere sono molto bravi perché danno molta enfasi alla storia, riuscendo quasi a farti partecipare alla scena.
Una storia in particolare mi ha impressionato intitolata “Il passaporto”.
Questa storia racconta di una famiglia serba musulmana che dopo esser riuscita ad avere passaporti falsi ha cercato di scappare, però un imprevisto stava per rovinare tutto.

La nonna della famiglia in questione al momento del controllo dei passaporti, per sbaglio, dà al soldato la sua vera carta d’identità, questo dopo aver controllato il documento, anziché uccidere la donna, si china su di lei, le chiede di dargli il passaporto falso e la lascia andare.
Questo episodio mi ha fatto riflettere molto e spero faccia riflettere anche voi lettori.
Perché come a questo mondo c’è la crudeltà, l’odio e l’insensibilità, c’è anche la bontà e l’amore.
Si dice che i militari non hanno cuore, ma questo non vale per tutti, ovvio che alcuni potrebbero aver benissimo “un buco nero” di odio, ma altri hanno un’umanità indescrivibile.

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