La guerra in
Bosnia-Erzegovina fu un conflitto armato iniziato il 6 aprile 1992 e terminato
il 14 dicembre 1995 con la stipulazione dell’accordo di Dayton.
Essa ha
causato la dissoluzione dei paesi che hanno partecipato alla guerra.
Questo
conflitto metteva tutti contro tutti, fu una guerra civile fra le diverse
popolazioni delle repubbliche socialiste riunite sotto il nome di Jugoslavia.
Sono state
diverse le motivazioni che hanno innescato il conflitto, ma la più importante è
il nazionalismo, cioè la tendenza ideologica a esaltare il concetto di nazione
esasperando il comune sentimento di attaccamento al proprio paese.
Grazie
all'aiuto del centro di ricerca e documentazione di Sarajevo si sono conosciute
le cifre dei morti. Nella guerra in Bosnia ed Erzegovina 92600 sono stati
accertati, di cui 63600 Bosniaci, 24000 Serbi e 5000 Croati.
Ci sono state delle perdite significative da parte delle
forze di protezione delle nazioni unite, circa 300 soldati e, a causa del
conflitto, sono state costrette più di 2,2 milioni di persone a fuggire dalle
loro abitazioni.
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